Scende come cascata giù per il capo,
per le pieghe del dolce busto corre in basso.
Azzurro Manto, estrazione dell’Alto Cielo.
Le mani materne fermano l’attimo in un
invito a soggiacere nel silenzio divino.
L’attenzione s’intesse nell’Uno, neanche gli occhi dolcissimi
lo sguardo distolgono dalla cattedrale interiore.
Drappi e drappi dipartono dal cuore,
nell’abbraccio che ogni figlio s’immagina nell’anima.
Sapienza oltre la Sapienza si scompagina innanzi a Lei, sul leggio
del Signore.
Passa sui nostri momenti più meditativi il riparo
del Manto Celeste, parve a me che Madre
giammai esitò d’esistere in altra guisa che ammantando.